La sentenza della Corte Europea sul blitz alla scuola Diaz: “Inammissibili i ricorsi dei poliziotti”.
ROMA – E’ arrivata la sentenza della Corte Europea sul blitz alla scuola Diaz durante il G8 di Genova. A circa 20 anni da quanto successo, la Cedu ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da alcuni poliziotti contro le tre condanne decise in Italia per questa operazione.
Una decisione che sembra chiudere definitivamente, almeno dal punto di vista giudiziario, una vicenda che per anni ha tenuto banco in Italia.
Le motivazioni della Corte Europea
La sentenza della Corte Europea è stata accompagnata da breve motivazioni. “Alla luce di tutte le prove di cui si dispone – si legge nella nota riportata dall’Ansa – la Corte ritiene che i fatti presentati non rivelino alcuna apparenza di violazione dei diritti e delle libertà enunciati nella Convenzione e nei suoi Protocollo. Ne consegue che le accuse mosse dai ricorrenti sono manifestamente infondate e il ricorso è irricevibile“.
Il ricorso dei poliziotti
Sono stati due i ricorsi presentati dai poliziotti. Nella sentenza relativa ai primi due agenti, la Corte hanno detto che “il ricorrente ha potuto presentare le sue ragioni in tribunale alle quali è stata data risposta con decisioni che non sembrano essere arbitrarie o manifestamente irragionevoli, e non ci sono prove che suggeriscano il fatto che il procedimento è stato ingiusto. Pertanto queste accuse sono manifeste infondate e il ricorso irricevibile“.
Decisione simile anche sul ricorso presentato anche da altri colleghi. “Alla luce di tutte le prove di cui dispone – si legge nella sentenza – la Corte ritiene che i fatti presentati non rivelino alcuna apparenza di violazione dei diritti e delle libertà enunciati nella Convenzione e nei suoi Protocolli“. Sentenze che chiudono definitivamente questa vicenda visto che gli agenti non potranno più presentare un ricorso per quanto deciso in passato in Italia.